Una cittadina di mare, qualche sera fa. Tra le bancarelle colorate e i turisti chiassosi, scorgo una libreria. Entro, inizio a curiosare tra gli scaffali in cerca di qualche titolo potenzialmente interessante. A un tratto, la mia attenzione si posa su una cesta colma di libri incartati sulla quale campeggia la simpatica scritta Appuntamento al buio con un libro.
Rimango stupita: mi era capitato, nei mesi precedenti, di incappare in qualche foto sul web che sponsorizzava l’iniziativa, ma non avevo ancora avuto l’occasione di vederla dal vivo. I romanzi, avvolti in una spessa carta di giornale – impossibile scorgere copertina e titolo; e sì, lo ammetto, ho tentato di barare – presentano come unico elemento di scelta una citazione e il prezzo. Dopo un’attenta lettura di tutti i brani, la scelta ricade su un piccolo libro che riporta la seguente citazione:
Varcando la porta pensava che non sapeva, ora, nulla più di quando l’avevo varcata per la prima volta. Ma una cosa aveva capito, che se la morte spezza un filo, bisogna annodarne un altro, ed è la vita stessa a suggerire come. Per vie misteriose, a cui non ci si deve sottrarre. Entrò, e richiuse la porta alle sue spalle.
Devo essere sincera: non è stato facile. E se mi dovesse capitare uno di quei romanzi rosa tutto sole-cuore-amore da cui mi sono sempre tenuta debitamente alla larga? Ma… almeno posso sapere l’editore? Uscita dalla libreria, scarto il pacco misterioso e mi ritrovo fra le mani un elegante libricino bianco. La casa del tempo, Laura Mancinelli (Einaudi, pp. 138, 8.20 euro). Una novella dai contorni volutamente sfuocati.
Devo essere sincera: non è stato facile. E se mi dovesse capitare uno di quei romanzi rosa tutto sole-cuore-amore da cui mi sono sempre tenuta debitamente alla larga? Ma… almeno posso sapere l’editore?
Leggendo questa storia si ha l’impressione di ammirare una tela dalle tinte pastello dove l’epicentro è ravvisabile in una casa misteriosa che sembra esercitare sul protagonista – un pittore in cerca di ispirazione che ritorna nel paesino natale dopo anni di assenza e decide di acquistare quella stessa casa senza una reale motivazione – un magnetismo difficilmente decifrabile. Un alone di magia ammanta l’intera narrazione, intessuta con grazia e delicatezza. Il tempo è come sospeso: è il tempo dei ricordi dove gli echi del passato si confondono con le speranze del presente. È, in fondo, un invito, questo racconto lungo di Laura Mancinelli: un invito ad affidarsi di nuovo alla vita, all’amore, alle possibilità. Rischiando. Un po’ come è successo con questo libro preso a scatola chiusa. Un minuscolo ed elettrizzante salto nel buio.