Le cinque cose che (forse) non sapete su Fernanda Pivano.
- Fernanda, al liceo, temeva più di ogni altra cosa le lezioni di Chimica. Per fortuna in classe con lei c’era Primo Levi: «Portava a termine gli esperimenti che l’insegnante cominciava e non riusciva mai a finire». Chissà se Levi le ha mai passato un compito in classe.
- Fernanda ricevette una cartolina in cui qualcuno che si firmava Hemingway la invitava a Cortina. Non conoscendo (ancora) la sua calligrafia, credette a uno scherzo e non rispose. Dopo qualche tempo ne ricevette un’altra. «A questo punto presi il primo treno e partii quasi all’alba». Il resto è storia.
- Fernanda, quando incontrò per la prima volta William Burroughs, ebbe con lui questa conversazione: «Io le donne le ammazzerei tutte», affermò lo scrittore. «Anche io», rispose lei. E rimasero amici fino alla fine.
- Fernanda indossava un anello molto speciale, ricavato da un globo di meteorite. «Così con trepida felicità porto al dito un frammento di stella cadente».
- Fernanda non ha mai smesso di essere curiosa. Nel 2002, all’età di ottantacinque anni, battezzò l’esordio di un giovane autore con queste parole: «È straordinario pensare che il secolo sia cominciato con il libro straordinario di uno scrittore straordinario come questo». Il suo nome era Jonathan Safran Foer.
Tutto il resto che c’è da (ri)scoprire sulla donna che ha portato l’America in Italia… lo potete trovare venerdì 17 marzo, alle 21, al Circolo dei lettori di Torino.
A raccontarla, in parole e musica, sono lo scrittore Paolo Cognetti e il musicista Orlando Manfredi in una serata che saprà trasportarci al di là dell’Oceano a ritmo di beat, in un vortice di note, fiori e, come sempre, incantesimi. Con Davide Ferraris, Sara Lanfranco e la sottoscritta per parlare di libri come piace a noi*.
*Ma cosa sono queste #IndieNights? Cliccate qui.