Chimamanda Ngozi Adichie. 15 motivi per innamorarsi di una scrittrice femminista

Chimamanda Ngozi Adichie. Può non essere semplice memorizzarlo. Chimamanda Ngozi Adichie. Ma necessario. Perché? Perché questo è il nome della principessa del mondo letterario, icona della lotta al sessismo e al razzismo, la donna che ha rifondato l’idea contemporanea di femminismo.

Basterebbe aprire una pagina a caso di uno dei suoi libri, ma io ve li svelo lo stesso. Ecco i 15 motivi che vi faranno innamorare di una scrittrice femminista:

  1. Si definisce: Femminista Felice Africana Che Non Odia Gli Uomini e Che Ama Mettere il Rossetto e i Tacchi.
  2. Nata nel 1977 a Enugu, in Nigeria, appartiene all’etnia igbo.
  3. Ha scritto tre romanzi – Ibisco viola, Metà di un sole giallo e Americanah – e una raccolta di racconti – Quella cosa intorno al collo.
  4. Di lei Chinua Achebe (1930 – 2013), capostipite degli scrittori africani in lingua inglese, ha detto che «possiede il dono degli antichi cantastorie».
  5. Proprio come Ifem, la protagonista di Americanah, anche Chimamanda ha studiato in Nigeria – Nsukka – per poi partire alla volta degli Stati Uniti.
  6. Da Beyoncé a Dior: nel 2012 Chimamanda ha tenuto una TEDx dal titolo We should all be feminists. Parte del discorso è confluita nella canzone Flawless e sulle passerelle della prima collezione di Maria Grazia Chiuri. La conferenza – dopo aver ottenuto 9 milioni di visualizzazioni ­– è stata pubblicata nel pamphlet Dovremmo essere tutti femministi
  7. È sempre stata saggia. Da bambina i parenti e gli amici le affibiano il soprannome di «old lady».
  8. Ha scritto, sotto forma di post su Facebook, una lettera ­– diventata poi libro: Cara Ijeawele. Quindici consigli per crescere una figlia femminista.
  9. Nonostante il suo impegno nelle battaglie sociali, non è mai entrata in politica. «Non credo sia necessario che uno scrittore se ne occupi, ma si dà il caso che io alla politica sia interessata e voglio scriverne per umanizzarla».
  10. È stata citata in una puntata dei Simpson 
  11. Si divide tra gli Stati Uniti e la Nigeria, più precisamente Lagos «una metropoli di quasi venti milioni di abitanti, con più energia creativa di Londra e più spirito imprenditoriale di New York».
  12. Ha scritto un editoriale sulla depressione. La sua. È rimasto in rete solo 3 ore prima che lei stessa si pentisse e decidesse di eliminarlo.
  13. Nel 2015, in Svezia, tutti gli studenti del penultimo anno delle scuole superiori hanno ricevuto una copia gratuita di Dovremmo essere tutti femministi.
  14. Su Trump non ha dubbi: «Tanti immigrati hanno capito che la democrazia americana è molto più fragile di quanto credevano».
  15. Time Magazine l’ha annoverata tra le cento persone più influenti del pianeta.

Non dire mai a tua figlia che deve fare una cosa o che non la deve fare «perché sei una femmina». «Perché sei una femmina» non è mai una buona ragione. In nessun caso.

 

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