La stagione della grande letteratura straniera a Torino continua. Sono Giorni selvaggi*. E si prosegue con un autore letto e amato in tutto il mondo, apprezzatissimo anche in Italia: Patrick McGrath, ora in libreria con il suo nuovo romanzo, La guardarobiera (La nave di Teseo, traduzione di C. Prosperi, pp. 326, 19 euro). Sicuri di sapere tutto di questo scrittore?
- Nasce nel 1950, a Londra.
- Il piccolo Patrick trascorre gran parte della sua infanzia nel manicomio criminale di Broadmoor, dove lavora il padre.
- Non segue le orme paterne: alla psichiatria preferisce la letteratura. Ma le fantasie allucinatorie dei pazienti del padre riecheggeranno nelle sue pagine. Viene chiamato da molti il Signore del Gotico. È il maestro del comportamento psicotico, dell’amore malato, del pensiero ossessivo e della disintegrazione.
- Autore del bestseller Follia, il suo ultimo libro – La guardarobiera – racconta una Londra del 1947, uscita vincente dalla guerra, ma sul lastrico e piena di rovine. Joan, la sarta dei costumi di scena del Beaumont Theatre, è affranta per la morte del marito, l’amatissimo dandy Charlie Grice, detto «Gricey». Ma quando Joan – che si consola a forza di bicchierini di gin – vede il sostituto Frank recitare la parte del marito qualcosa scatta in lei: che Gricey abbia deciso di tornare proprio nel corpo di Frank?
- In un’intervista di Repubblica, gli viene chiesto se non si senta sopraffatto dai comportamenti deviati che imprigionano i suoi personaggi. McGrath risponde così: «Se penso a un personaggio molto disturbato e affondato nel lutto, o nell’isterismo o nella psicosi, il problema per me non è quello di soffocare, ma quello tecnico di farlo apparire reale al lettore. Ed è questo il divertimento della scrittura. Se noto che sto provando un sentimento, considero quell’esperienza come un vero tesoro! Comunque piango spesso, perché sono un sentimentale, anche guardando un film».
- Il libro che più l’ha aiutato nel descrivere le sensazioni provate da Joan – la protagonista di La guardarobiera – a seguito della perdita del marito è stato L’anno del pensiero magico di Joan Didion.
- La voce narrante de La guardarobiera è un coro. McGrath ha dichiarato: «Ho cominciato a immaginarmi queste vecchie signore con un passato nel teatro, probabilmente morte, che si appassionavano alle vite di chi avevano lasciato. Una variazione del coro greco, ma ci sono finito per caso».
- Attualmente vive fra Londra e New York, con la moglie. Sta scrivendo un libro sulla Guerra Civile Spagnola. E sì, anche la sua prossima storia sarà piena zeppa di follia.
*Giorni selvaggi è un progetto di Salone Internazionale del Libro e Circolo dei lettori.
Partner: Scuola Holden Storytelling & Performing Arts, COLTI – Consorzio Librerie Indipendenti di Torino, Biblioteche Civiche Torinesi, Torino Rete Libri, Babel Libreria Internazionale.