Cosa vi viene in mente se vi dico “Finlandia“? Salmone, sauna e il paese di Babbo Natale sono le prime immagini, i primi luoghi comuni che potrebbero spuntare per dare una risposta immediata. Forse, è anche per eliminare questi stereotipi che, come ogni anno, Iperborea – casa editrice da sempre dedita alla narrativa nordica – ha organizzato, a Milano, un festival dedicato a un paese del Grande Nord. Quest’anno, la scelta è ricaduta proprio sulla Finlandia, come si può facilmente intuire dal nome della manifestazione: Caffè Helsinki.
Un festival completamente dedicato a questo paese poco conosciuto, per scoprirne bellezza e ricchezza attraverso iniziative artistiche e culturali ad ampio spettro. Si spazia da eventi legati alla letteratura, al cinema, fotografia, design, passando per la gastronomia ed infine lezioni introduttive legate alla complicatissima lingua finnica. Non vivendo a Milano, non mi sono potuta immergere completamente nell’atmosfera vivace che si respirava e tutt’ora si respira nel capoluogo lombardo. A un appuntamento però, non potevo proprio mancare.
La serata inaugurale, il 26 maggio a Palazzo Reale, vedeva come protagonista la scrittrice finlandese Rosa Liksom, autrice di Scompartimento n.6, una delle cinque opere in gara per lo Strega Europeo. Un romanzo ambientato durante un viaggio sulla Transiberiana che, da subito, ha attirato la mia attenzione una volta letta la cinquina. Sarà per l’atmosfera particolare del treno, per la neve, la copertina suggestiva, ma, nonostante non fossi un’appassionata di letteratura russa, l’avevo comprato subito, al Salone del libro di Torino. Il libro è contaminato di richiami indiretti a diversi romanzi e racconti russi: lo stesso titolo richiama un racconto di Čechov, La corsia n.6. La serata inaugurale si è così paradossalmente aperta con un evento in cui si è parlato di Russia, più che di Finlandia ma che è stato ugualmente molto interessante.
La serata inaugurale, il 26 maggio a Palazzo Reale, vedeva come protagonista la scrittrice finlandese Rosa Liksom, autrice di Scompartimento n.6, una delle cinque opere in gara per lo Strega Europeo. Un romanzo ambientato durante un viaggio sulla Transiberiana che, da subito, ha attirato la mia attenzione una volta letta la cinquina.
Il festival è stato inaugurato dall’ambasciatore della Finlandia in Italia, Petri Tuomi-Nikua e ha visto Rosa Liksom dialogare con la giornalista e scrittrice Luciana Castellina. Mediatore della serata il critico letterario Leonardo Merlini. Ho potuto così scoprire, grazie alle non banali domande poste da Merlini, che “Scompartimento n. 6” presenta tratti autobiografici: la scrittrice ha veramente viaggiato, nel 1986, da Mosca a Ulan Bator e, in quel lungo viaggio, ha diviso lo scompartimento con un uomo russo molto simile a Vadim, protagonista del romanzo. La serata, per una fortunata coincidenza, si è conclusa con un magnifico concerto del maestro finlandese Esa Pekka Salonen davanti al Duomo a cui, ahimè, non ho potuto assistere. Inutile dire che mi sarebbe piaciuto moltissimo poter essere presente ad ogni singolo evento per poter assaporare a pieno il clima meraviglioso ricreato da Iperborea. Posso comunque affermare di essere tornata a casa felice, con un autografo e un augurio speciale: “Have a good life, Francesca” da parte della scrittrice Liksom.
Vi lascio con una chicca. C’è stato un momento di follia, quando avevo più o meno quattordici anni, in cui ho pensato di mettermi, da sola, a studiare finlandese. Non chiedetemi il perché, ero semplicemente affascinata dall’idea di affrontare una lingua completamente sconosciuta. Smisi quasi subito. Anzi, traumatizzata dall’inizio dello studio del latino e del greco antico al ginnasio, dopo aver letto dell’esistenza di quindici casi non ho praticamente neanche iniziato. Ma una parola mi è rimasta nella testa. Tervetuola. Benvenuto. Bevenuto in una terra che, noi Italiani, conosciamo poco, ma che potrebbe, senza dubbio, sorprenderci.