Leonora Carrington nasce il 6 aprile 1917 nel Lancashire. Indovinate? Sì, ecco, preparatevi a una storia decisamente tormentata.
Originaria di una famiglia alto-borghese, Leonora soffre fin da piccolissima i dettami e le convenzioni della società. Le regole le stanno strette. «Dicono non stia bene che le ragazze facciano le stesse cose dei ragazzi. Non è giusto! Quando sarò grande voglio radermi». Insomma Leonora è uno spirito libero. Scrive. Dipinge. Vuole diventare un’artista.
E poi eccolo. LUI. L’uomo che cambierà per sempre il suo destino: il pittore surrealista Max Ernst. È un colpo di fulmine. Lui ha quarantasei, lei diciannove. Una passione totalizzante che solo la guerra può interrompere. Max viene internato in un campo, Leonora fugge a Madrid. Perde il senno, viene rinchiusa in una clinica psichiatrica. Da questa drammatica esperienza nascerà un libro: Giù in fondo.
È in Messico – dopo una serie di vicissitudini (tra cui un matrimonio, un tentativo di ricongiungimento fallito con Max e una fuga rocambolesca) –, che Leonora ritrova la felicità. Si sposa in seconde nozze con un fotografo, diventa mamma, comincia a dipingere e a scrivere.
FUN FACT: Una delle stanze di casa Carrington, in Messico, era coperta di disegni di Leonora, che facevano paurissima ai bambini. Per tranquillizzarli, allora, la mamma cominciò a raccontare (e a illustrare) storie molto fantastiche e molto buffe, via via raccolte in un quadernetto privato. Ora è diventato un libro, Il latte dei sogni.
Hai l’ingenuità che il passato muoia?
Sì, se il presente gli taglia la gola.
Una realtà diversa, popolata da figure ibride, animalesche, mostruose. Ecco il mondo di Leonora Carrington. Questa donna dalle molteplici vite muore il 25 maggio 2011 a Città del Messico. La debuttante è la sua raccolta di racconti disseminati di iene che parlano, spettri dispettosi, cavalli seducenti. Non lasciatevi intimorire, siete i benvenuti.