Prima di noi di Giorgio Fontana è un libro bellissimo. Mi sbilancio? Ok. È il libro più bello letto quest’anno. Ora vi racconto perché.
La storia della famiglia Sartori inizia nel 1917 in Friuli, quando il giovane disertore Maurizio si innamora di una ragazza in un casale di campagna. E si snoda negli anni, di generazione in generazione, attraversando guerre, amori, nascite, morti, tradimenti, lotte, sogni fino a raggiungere il 2012. Sullo sfondo, prima le montagne e i boschi del Friuli, poi la pianura e la nebbia della Lombardia. È un’Italia che cambia, quella raccontata da Fontana, che si trasforma, e con loro le vite dei componenti della famiglia. Vi assicuro che Maurizio, Nadia, Gabriele, Renzo, Meni, Eloisa, Davide, Diana, Libero, e poi ancora Letizia e Dario non saranno solo nomi di inchiostro. I Sartori saranno pezzi del vostro cuore.
Spesso mi chiedete cosa cerco in un libro, ecco, la risposta è in queste 882 pagine. Una scrittura capace di riannodare fili lontanissimi nel tempo, personaggi a cui affezionarsi, insieme ai quali ridere, piangere, rimanendo schiantati da frasi che ti si appiccicano alla pelle e che ti porterai addosso, come un segreto svelato:
«Il più osceno dei destini è sopravvivere a coloro che il tuo cuore fu così stupido da scegliere e ritenere immortali».
Quello che ci ha portati a essere ciò che siamo oggi è un destino che abbiamo voluto? O lo portavamo già scritto nel nostro nome? Non so rispondere. Nel frattempo però posso dirvi di leggere Giorgio Fontana.